Didattica a distanza 2
Persevera la grottesca raffigurazione di un sistema scolastico ormai allo sbando.
Di fronte al crollo della civiltà (chiusura delle scuole) non possiamo omettere un pensiero.
Ormai siamo stanchi, fragili e condizionabili.
Il tema vaccinazione prende per qualche giorno il sopravvento ed impazza, ancora una volta siamo due gruppi di pecore: i paranoici e i creduloni.
Ogni analisi critica viene mortificata.
Il giudizio imperversa.
Nelle alcove familiari si consumano drammi, sottoforma di frustrazioni e disorientamenti, costrizioni e amputazioni, nel peggiore dei casi si amplifica l’impronta della violenza, talvolta si costruiscono teorie dolciastre sul quanto è bello stare tutti insieme (certo, assolutamente, ma mai sottoforma di castrazione, bensì come scelta affettiva ponderata ed autonoma no?), le madri si immolano ed amplificano i propri stati d’animo, i piccoli si adattano e sono fantastici ma patiscono (nel silenzio) l’incubazione della nevrosi.
Le maestre si spremono e sono collaborative ma soffrono delle stesse consapevolezze.
Ma tutto questo già si conosce.
Quello che colpisce è un risvolto: l’omertà.
Si sente un lamento di sottofondo, a volte incredibilmente neppure quello, ma poi tutto tace e si va avanti come muli sacrificabili.
Osserviamo il palese e solito sacrificio dei più fragili, e ci accodiamo.
Siamo accondiscendenti.
Quindi violenti.